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Hai scritto un libro e vorresti mandarlo a una casa editrice? Ecco alcuni errori da evitare quando si invia la propria proposta

Hai scritto un libro e vorresti mandarlo a una casa editrice?

Ecco alcuni errori da evitare quando si invia la propria proposta.

  1. Un invio multiplo e non “personalizzato” non è il miglior modo di presentarsi. Da non fare, in primo luogo per la privacy, è rendere “visibili” tutti i destinatari. Esiste l’opzione CCN (Copia Conoscenza Nascosta) e andrebbe usata più spesso di quanto possiate immaginare (specie se inserite anche Barbara D’Urso nell’elenco).
  2. Un invio multiplo è controproducente per altri due motivi: chi riceve la e-mail potrebbe credere che non abbiate voluto spendere un momento in più per indirizzare la vostra proposta in modo specifico, e il destinatario potrebbe anche avere l’impressione che non abbiate davvero guardato di cosa si occupa la casa editrice per cui lavora e quale sia la linea editoriale (specie se inserite nella e-mail il nome della collana di un’altra realtà editoriale, sperticandovi in lodi).
  3. A cascata, molto spesso si invia in valutazione un romanzo che appartiene a un genere che quella casa editrice non pubblica. Questo è il peggior biglietto da visita. Denota disattenzione, mancanza di una fase preliminare di ricerca, scarsa conoscenza del mondo editoriale.
  4. Sembrerà banale, ma un “Buongiorno” è sempre gradito.
  5. Sembrerà banale, ma l’allegato va inserito. Sarebbe meglio inviare, insieme al vostro manoscritto, anche una sinossi dell’opera e una vostra biografia.

Presentarsi non è facile, lo sappiamo. Ma oggi questa difficoltà non può più essere usata come scusante. Esistono in rete tantissimi contenuti al riguardo: se ritenete di avere delle difficoltà, cercate qualcosa che possa fare al caso vostro.