Dal libro al film

Il rapporto tra cinema e letteratura è divenuto nel corso del tempo sempre più intenso, e spesso tormentato. Se è pur vero che «non esistono, salvo rare anomalie, libri tratti da film, ma solo film tratti da libri», con questa serie di interventi, diversi per respiro e occasione ‒ recensioni di film e romanzi, con un occhio teatro contemporaneo ‒, l’autore conduce una riflessione che, dal cinema, finisce per investire le grandi questioni della letteratura e della narrazione.

Così ricorrono, accanto ai protagonisti delle ultime uscite cinematografiche, i mostri sacri del cinema (Hitchcock tra tutti), gli scrittori più amati (da Shakespeare a Kerouac, da Manzoni a Pavese), e i libri che più con il cinema hanno trafficato: dalle grandi storie della letteratura gialla o d’avventura a Il Giovane Holden che al cinema è sempre riuscito a sfuggire. Nella sezione “storie italiane” di cinema e letteratura, si riscoprono l’innamoramento giovanile di Pavese per il cinema, o le incursioni di Morante nella critica cinematografica.

Partendo da spunti diversi, si arriva a una conclusione: il cinema, che è immagine, è tecnica, è montaggio, ha bisogno di scrittura, e dalla scrittura ha appreso, dagli albori della sua storia fino ai giorni nostri. Giorni in cui, come ricorda l’autore in un prezioso intervento, non può più essere considerato figlio di un dio minore.

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Disponibile

COD: 978-88-98395-99-6 Categoria:

Caratteristiche

Formato

Genere

Cinema, Saggio, Saggistica

Pagine

320

Rilegatura

Brossura con copertina flessibile

Autore/i

Pino Farinotti